Peste Europea
E' una malattia meno diffusa ed importante rispetto alla peste americana nonostante sia in grado, nella forma acuta, di provocare gravi danni fino all'annientamento delle famiglie.
EZIOLOGIA
Gli agenti eziologici che si riscontrano nelle larve affette da peste europea sono cinque, probabilmente l'agente primario è Streptococcus pluton White, batterio di forma rotondeggiante, di poco superiore al micron. E’ positivo in grado di rimanere vitale anche per tre anni nei favi, nei residui secchi delle larve e sulle attrezzature.
La patologia si sviluppa nell’intestino delle larve, che si infettano con l’assunzione del cibo. Il contagio avviene nei primi 4 giorni di vita e le larve muoiono prima dell’opercolatura
SINTOMI
Un sintomo caratteristico è la posizione assunta dalla larva che invece di essere a forma di C, è a spirale o allungata sul fianco. Le larve perdono il loro riflesso bianco-perlaceo e diventano giallastre. Dopo la morte la larva si scurisce, si decompone e diventa una massa molle scura che non è nè collosa né vischiosa a differenza della Peste Americana. Quindi si forma una scaglia scura, ma facilmente asportabile dalle api. La covata è poco compatta con celle aperte con larve morte.
DIFFUSIONE
La patologia si diffonde da un alveare all’altro con le stesse modalità della Peste Americana. E’ frequente la sua diffusione nei mesi di maggio-giugno, ma spesso succede che la malattia regredisca da sola senza l’intervento dell’apicoltore.
PROFILASSI E CURA
La miglior profilassi è la prevenzione: cioè tenere famiglie forti, popolati con sufficienti scorte, polline compreso. Non bisogna inserire negli alveari materiale contagiante ed è fondamentale un’accurata visita primaverile. Nel caso di grossa infestazione è consigliabile sopprimere le famiglie. Come per la peste americana è vietato l’uso di antibiotici.