Pappa Reale

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La pappa reale (o gelatina reale) è il prodotto della secrezione delle ghiandole ipofaringee e mandibolari delle api operai che hanno dai 5 ai 14 giorni d’età; in rari casi può essere prodotta anche da api più giovani o più anziane.
La pappa reale è l’unico alimento che viene dato alle api regine, sia da larva sia da adulta, ed è l’alimento di tutte le larve per i primi 3 giorni di vita. La nutrizione con pappa reale è importante per la trasformazione della larva in ape regina perché permette lo sviluppo dell’apparato che produce le uova e ne prolunga la vita.
Il massimo quantitativo di pappa reale all’interno di una cella reale si raggiunge dopo circa 5 giorni dalla nascita della larva, poco prima dell’opercolatura.


PRODUZIONE

La pappa reale può essere prodotta in piccoli quantitativi per uso personale oppure in misura di diversi chilogrammi all’anno nel caso di una produzione intensiva.
Tra i metodi per produrre la pappa reale per una produzione familiare, due sono quelli più utilizzati: sciamatura naturale e orfanizzazione.
La sciamatura naturale è il metodo più semplice per produrre pappa reale consiste nell’attendere il momento della sciamatura naturale. Quando le api iniziano l’allevamento spontaneo delle regine si asportano tutte le celle reali, non tralasciandone nessuna, e poi si ripete l’operazione ogni 3 giorni.
L’orfanizzazione è il metodo con cui l’apicoltore può scegliere il momento in cui operare e consiste nell’orfanizzare una colonia ben popolata. Dopo 3 giorni si procede alla raccolta delle celle e l’operazione si può ripetere una o due volte ma non di più, in quanto venendo a mancare le giovani larve, cessa l’allevamento. In questo caso è possibile introdurre nell’alveare orfano un favo contente giovani larve di meno di 3 giorni d’età, poiché le api tendono ad allevare una nuova regina.
I metodi intensivisi basano sullo stesso principio: una famiglia orfana cerca di allevare una nuova regina ma, invece di aspettare che venga allevata spontaneamente, si forniscono degli abbozzi di celle reali in cui è stata innestata una giovane larva di meno di 3 giorni di età che verrà nutrita con abbondante pappa reale.
I metodi utilizzati sono numerosi, ma tra quelli più utilizzati ricordiamo il metodo con arnie normali e quello con arnia da pappa reale o cassone.
Nel caso dell’utilizzo del metodo con arnie normali non è necessario che le famiglie siano completamente orfane, ma basta che un adeguato gruppo di api e di covata fresca siano abbastanza isolate dalla loro regina perché, se fornite di abbozzi di celle reali con giovani larve innestate, diano inizio all’allevamento.
Questa condizione si può raggiungere dividendo un’arnia normale orizzontalmente con un diaframma provvisto di un’apertura di una decina di centimetri quadrati, provvista di escludiregina.
L’arnia va divisa in due parti diseguali, una più grande con regina, covata e provviste e una più piccola solo con la covata e le provviste.
L’arnia più diffusa per la produzione di pappa reale è quella a tre scomparti; quando sono state predisposte le arnie per la produzione di pappa reale è necessario fornire allo scomparto orfano i cupolini con le larve innestate.
Mentre nell’allevamento delle api regine è meglio non avere un numero eccessivo di celle innestate, per la produzione di pappa reale maggiore è il numero di larve allevate, maggiore è anche la quantità di pappa reale ricavata, anche se diminuisce quella deposta nelle singole celle.
Di solito si inseriscono telaini portastecche con 3 stecche portanti ciascuna una trentina di cupolini. I cupolini posti sulle stecche possono essere fissati definitivamente e quindi riutilizzati più volte, a differenza dell’allevamento delle regine dove c’è la necessità di asportare le celle.


RACCOLTA

Nel caso di piccoli quantitativi si può procedere alla raccolta già in apiario, mentre per quantitativi più ingenti è necessario lavorare in un locale adatto e in regola con le norme igienico- sanitario.se è necessario un lungo trasporto per raggiungere il locale per la raccolta, è necessario riporre le stecche con le celle in un contenitore frigorifero a chiusura ermetica.

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Una vota in laboratorio si procederà all’estrazione della pappa reale con un’apposita pompa a depressione, che la immetterà direttamente nel contenitore dove verrà conservata. Il contenitore deve essere sterile, di vetro o di altro materiale per alimenti, non attaccabile dagli acidi presenti nella pappa reale. Il flacone va riempito completamente e poi chiuso ermeticamente e conservato in frigo tra 0 e 5°C.


CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE E FISICHE

La pappa reale si presenta come un’emulsione semifluida. Gelatinosa e di colore bianco- grigiastro.
Il sapore è acido e acre, l’odore è pungente e di tipo fenolico.
Di solito contiene:
Acqua: 68%
Sostanze Azotate: 14.5%
Glucidi: 10%
Lipidi: 5.5%
Altre Sostanze: 1%
Sostanze Indeterminate: 1%


CONSERVAZIONE

La pappa reale si conserva difficilmente a causa del suo elevato contenuto di acqua e della particolare composizione chimica; infatti teme l’ossigeno dell’aria, la luce e l’attacco di muffe, oltre all’invecchiamento, mentre resiste ai batteri.
Si può conservare pura, mescolata al miele e liofilizzata.
La pappa reale pura si può conservare pura mantenendola a una temperatura prossima a 0°C. i recipienti devono essere opachi o comunque protetti dalla luce, riempiti fino all’orlo e chiusi con coperchio ermetico.
La gelatina reale si può liofilizzare ossia disidratarla attraverso la sublimazione dell’acqua in essa contenuta, ottenuta sotto vuoto e a basse temperature.
La pappa reale liofilizzata si presenta  come una polvere che si conserva in fiale o flaconi; dopo l’aggiunta di un’opportuna dose di acqua distillata si rigenera il prodotto di partenza. La pappa reale trattata così si conserva a lungo e senza problemi, ma si possono verificare dei seri danni al valore biologico del prodotto.


CONFEZIONAMENTO E VENDITA

La pappa reale può essere venduta all’ingrosso o al dettaglio in flaconi da 5 o 10 g. Le regole dell’etichettatura sono le stesse del polline.